BREVI NOZIONI SULLA NOBILTA’

Per il lettore che sia entrato nel nostro sito per caso, o perché gli è stato indicato da un amico, questa potrebbe essere una buona occasione per conoscere qualche semplice nozione su ciò che viene definito “nobiltà” o meglio status di nobile e sulle persone che si trovano in detto status. Dal punto di vista storico l’attribuzione dei titoli nobiliari era – ed è ancora – privilegio di un regnante; la così detta Regia Prerogativa, il quale re o imperatore affidava – con un Provvedimento di Grazia - ad un meritevole (generalmente per fatti di guerra) suddito il governo di una parte del suo regno (Marca, Contea ed altre). Il governo non sempre era totale, a dire il vero, tanto è che i sovrani anglo sassoni inviavano un proprio funzionario di fiducia (il coroner) per controllare l’amministrazione della giustizia. La persona così investita diveniva Marchese, Conte ed aveva il diritto di trasmettere alla sua discendenza detto titolo. Scorrendo gli Elenchi Ufficiali Nobiliari si legge ad esempio: titolo di Marchese (mpr) o (m) o ancora (mf) che vuol dire nell’ordine: per linea maschile primogenita, maschile anche ultrogenita, maschile e femminile. Naturalmente se la concessione è stata solo in linea maschile primogenita, i figli ultrogeniti non hanno diritto al titolo e nemmeno i loro discendenti. Le femmine della famiglia conservano il titolo per tutta la vita; se sposano un nobile assumono il titolo del marito e si dirà: Marchesa ...nata Baronessa...Se sposa un non nobile conserva il titolo, ma non lo trasmette ai figli, a meno che non intervenga un Provvedimento di Grazia ed al marito venga concesso il titolo della mogie con una concessione Maritali Nomine. In tempi successivi le Repubbliche Aristocratiche concessero titoli di nobiltà a cittadini insigni che ricoprivano cariche pubbliche di particolare rilevanza (prima la funzione di Doge); da qui nacquero le nobiltà del Patriziato, il Patriziato Genovese ne è esempio tipo. Chi leggerà alcuni articoli qui contenuti troverà ben più ampia ed  esaustiva disamina su questo argomento ed altro, vedasi la Nobiltà Pontificia. Si dice N.H. Nobils Homo e N.D. Nobilis Domina. Dopo la scomparsa di S.M. il Re Umberto II di Savoia è decaduta la Regia Prerogativa e pertanto non verranno più concessi nuovi titoli nobiliari. Sappiamo che la Costituzione recita “i titoli nobiliari non costituiscono contenuto di un diritto e, più ampiamente, non conservano alcuna rilevanza" [art. 3 della XIV disposizione transitoria e finale della Costituzione]. Quindi niente più Provvedimenti di Grazia, ma in casi da sottoporre all’esame dei preposti Organi del Corpo della Nobiltà Italiana, soltanto Provvedimenti di Giustizia cioè riconoscimenti di titoli pre-esistenti e non concessioni di titoli ex novo. Veniamo ora allo Stemma o Arma - di famiglia - naturalmente; dal greco στέμμα che vuole dire “corona” ha origine dal fatto che sia in guerra che nei tornei cavallereschi il condottiero avendo il volto celato dall’elmo, per farsi riconoscere portava sullo scudo il segno distintivo della sua famiglia. Sopra lo stemma, si trova l’elmo sormontato dal cimiero, per incutere timore all’avversario, si dice. Araldica deriva da Araldo, il quale secondo qualcuno sarebbe stato l'ufficiale dell'armata e secondo altri successivamente il funzionario che svolgeva importanti compiti nei tornei. La Corona sormonta il tutto ed indica il grado di nobiltà (corona di Principe, di Duca ed altro). Nel 1958 un gruppo di nobili gentiluomini hanno costituito il Corpo della Nobiltà Italiana, che si suddivide in 14 Associazioni Nobiliari Regionali; il lettore troverà ampie spiegazioni e delucidazioni negli articoli contenuti nel sito. Ed ora la domanda che alcune volte ci sentiamo porre: “vorrei sapere se la mia famiglia ha origini nobiliari”.  Premettiamo che dobbiamo essere molto attenti su questo punto; chiunque può scriverci (link a contatti) ma preghiamo fin d’ora di farlo solo se chi scrive sarà in possesso di documenti certi, meglio se in originale. Ricordiamo che occorre dimostrare la discendenza diretta da chi ha avuto la concessione del titolo. In seno all’Associazione Nobiliare della Liguria opera la Commissione Araldico Genealogica che – esaminate ed approvate le pratiche – le invia all’approvazione della Giunta Araldica Centrale. Per qualsiasi informazione di carattere generale soprattutto storico sulla nobiltà ed argomenti ad essa relati siamo a disposizione di chiunque ci richiederà ulteriori informazioni o chiarimenti.

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